Punti di ricarica in Italia ed Europa: mobilità sostenibile 2024
L’ultimo rapporto disponibile sulla mobilità elettrica 2024 stilato dall’International Energy Agency (IEA) stima un valore di 17 milioni di auto elettriche vendute nel 2024. Lo stesso prevede che queste siano destinate a diventare un prodotto di massa nella maggioranza dei Paesi al mondo.
Rispetto al primo quadrimestre 2023, le auto elettriche sono cresciute globalmente del 25 % e ci sono molti altri indicatori che evidenziano il trend di una crescita robusta per quest‘anno, che sembra concentrarsi però in pochi mercati: la Cina, l’Europa e gli Stati Uniti.
Cosa succede nel mondo?
Il World Economic Forum delinea il quadro su questo tema in un articolo. Ciò che emerge è un clima teso a livello globale. Molte aziende europee (in particolare alcuni colossi tedeschi come Volkswagen) stanno affrontando un momento economico difficile, legato alla forte concorrenza cinese, paese che è al momento in testa nella produzione di auto elettriche.
La Cina sta affrontando in risposta una serie di restrizioni commerciali nei principali mercati di esportazione come Stati Uniti, Europa e Canada. E sta reagendo a queste misure con azioni anti-dumping, che stanno a loro volta portando a una spirale di tensioni commerciali.
Dati sui charging point in Europa
Altre rilevazioni effettuate da Charge Point Monitor evidenziano che in Europa il numero di punti di ricarica pubblici e privati a uso pubblico ha conquistato quota 906.535, con una crescita media annuale del 55,4 % a partire da gennaio 2021.
Quali sono i paesi più virtuosi?
- Olanda, con 169.216 punti di ricarica;
- Germania (152.332);
- Francia (119.481);
- L’Italia occupa il sesto posto in classifica dopo Inghilterra e Belgio, con 50.496 charging point attivi.
Di questo installato, circa il 63 % è ad accesso pubblico, mentre il 37,56 % è privato ad accesso pubblico come nel caso delle stazioni situate all’interno di supermercati o centri commerciali.
Ma parliamo di numeri. In Europa, le nuove e-car registrate hanno raggiunto i 3,2 milioni nel 2023 (con un aumento del 20 % rispetto al 2022). Così come in Cina, anche in Europa i tassi di crescita della vendita di auto elettrica suggeriscono che la crescita resterà stabile essendo questi mercati maturi.
Qual è il destino dell’industria delle e-car? Crescerà nel tempo?
Sembra proprio di sì. In un contesto che propende per un’attenzione crescente ai temi del cambiamento climatico e della transizione energetica, la spinta verso un’industria automobilistica verde è sempre più forte.
Ed è così che la crescita delle auto elettriche in Europa si lega in parte alle sempre più stringenti normative, che prevedono, tra le altre cose, che entro il 2035 si vieti la vendita di auto a diesel e benzina. Secondo un report recente di Accenture, sarebbero due i fattori che influenzerebbero la propensione di una persona ad acquistare un’auto elettrica:
- Parità d’uso: guidare un’auto elettrica deve essere altrettanto conveniente rispetto al guidare un’auto tradizionale;
- Parità di prezzo: i costi di acquisto e uso devono essere competitivi, compensati dagli incentivi governativi e dal costo complessivo del possesso dell’elettrico, che di norma è inferiore dal momento che le spese di manutenzione e di ricarica sono più basse.
Punti di ricarica in Italia
Quali sono invece i dati in Italia sulle installazioni dei punti di ricarica?
Al 30 giugno 2024 potevamo contare 56.992 punti di ricarica in crescita del 26 % rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’incremento da inizio anno è stato pari a 6.314 unità, di cui +2.828 solo nell’ultimo trimestre. Sempre la stessa fonte Motus-E, rivela che negli ultimi due anni abbiamo assistito a una crescita dei punti di ricarica di circa il doppio, in quanto a giugno 2022 ammontava a 30.704.
- 963 punti di ricarica lungo le autostrade (rispetto alle 657 del giugno 2023 e le 235 del giugno 2022);
- l’85 % di questi punti è di tipo veloce in corrente continua;
- il 62 % degli stessi supera i 150 kW di potenza;
- Il 41 % delle aree di servizio autostradali è dotato già di infrastrutture per la ricarica.
Se dovessimo stilare una classifica delle regioni con un maggiore numero di punti di ricarica, troveremmo in testa la Lombardia, con 10.902 punti di ricarica, +3.245 negli ultimi 12 mesi. A seguire Piemonte (5.775 punti, +1.261 nei 12 mesi), Lazio (5.641 punti, +1.290 nei 12 mesi), Veneto (5.508 punti, +1.088 nei 12 mesi) ed Emilia-Romagna (4.720, +754 nei 12 mesi).
Rispetto al resto d’Europa l’Italia è in ritardo e ciò che viene evidenziato da molti report: di fatto, solo 1 auto su 25 è elettrica. In generale:
- Le immatricolazioni hanno registrato un calo del 40,6 % rispetto ad agosto 2023;
- 2410 immatricolazioni di veicoli full elettric con una quota di mercato del 3,5 %.
Perché? Ci sono alcune ipotesi:
- Da un lato perché in Italia prevalgono auto di piccole dimensioni;
- Dall’altro per le caratteristiche delle abitazioni italiane, che non dispongono di un garage privato per la ricarica domestica.
- E poi c’è la questione dei costi energetici elevati e della difficoltà di identificare i costi totali di mantenimento.
- Non ultimo, il tema degli incentivi considerati incerti e delle poche infrastrutture di ricarica pubblica e privata.
Questo andamento va di pari passo con la nostra situazione rispetto al digitale, che in tutto questo ha un ruolo cruciale in termini di efficienza, convenienza e accessibilità. Ciò include tutto quello che riguarda la mobilità elettrica, dal semplice navigatore al CarPlay alla gestione delle colonnine, che richiede un’integrazione del digitale. E non è finita qui, perché anche le tecnologie come l’IoT e l’intelligenza artificiale determinano una migliore gestione e manutenzione dei veicoli ad esempio.
L’integrazione del digitale con la mobilità va quindi intesa in senso più ampio e non solo riferita al veicolo del singolo.
Conclusioni
La mobilità elettrica è un elemento fondamentale della transizione energetica e i dati mostrano un andamento in crescita della ricarica pubblica, nonostante le vendite di auto elettriche siano in stallo e la competizione agguerrita.
Per decollare occorre inoltre che ci sia una collaborazione sempre più stretta tra pubblico e privato. Un esempio concreto è rappresentato dalla Piattaforma Unica Nazionale, uno strumento per pianificare efficacemente la rete.
Ti interesserà sapere che: il MASE ha pubblicato dei bandi per sostenere la realizzazione di oltre 21mila stazioni di ricarica per veicoli elettrici sulle strade extraurbane e nei centri urbani entro il 2025. Le risorse stanziate ammontano a:
- 943.750 euro per le stazioni di ricarica da realizzare nelle strade extraurbane;
- 344.000 euro per le stazioni di ricarica da realizzare nei centri urbani.