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Opportunità e sfide per il futuro agli EID 2024

Opportunità e sfide: Energy Industrial Days 2024 - Memodo
Aggiornato il 07 novembre 2024
8 min. Tempo di lettura
Francesca_Pennisi
Francesca Pennisi

Anche la terza edizione degli Energy Industrial Days è quasi giunta al termine, dopo ben 8 tappe alla scoperta dell’Italia! L'evento finale sarà a Cagliari il prossimo 14 novembre a cui puoi iscriverti qui. Durante la tappa di Verona, abbiamo introdotto contenuti nuovi incentrati sulle opportunità e sulle sfide del settore fotovoltaico, oltre agli ormai rodati argomenti tecnico-commerciali. 

“Frequenza”, il filo conduttore dell'evento

Abbiamo invitato alcuni professionisti che potessero offrire ai nostri installatori un quadro completo delle sfide da affrontare da qui ai prossimi anni. Fare una scaletta degli interventi non ci bastava: abbiamo scelto una parola chiave che li accomunasse, cioè “frequenza”. Perché proprio questa? 

Oggi le aziende di qualsiasi settore devono affrontare molte sfide, determinate da diverse variabili esterne ed interne, che richiedono repentini cambi di rotta. Questo implica mettersi costantemente in discussione e la previsione di tutte queste variabili è a dir poco semplice. 

Per farti alcuni esempi, guerre ed eventi climatici estremi influenzano i prezzi, imponendo una costante revisione dei piani strategici. Ancora, la pandemia ha ridefinito, tra le tante cose, anche le logiche del lavoro richiedendo una gestione nuova delle persone. L’avvento dei social ha imposto nuove logiche di comunicazione e così, potremmo proseguire questa lunga lista. 

Le variabili esterne sono quelle al di fuori del controllo dell'azienda. Quelle interne possono invece essere influenzate e tra queste c'è ad esempio la gestione del personale. Possiamo capire che si tratta sia di una frequenza, intesa come ricorrenza di eventi, ma anche della capacità dell’azienda di stabilire la giusta frequenza con le persone che lavorano per lei. L’obiettivo è quello di essere sempre competitivi sul mercato e di generare valore.

Gestire e valorizzare il capitale umano

Oggi la tecnologia avanza a ritmi impensabili, anche se non è l’unico fattore che conta in un’impresa. Ci riferiamo al capitale umano, che secondo il nostro primo keynote speaker Rossano Nuti, esperto di gestione delle risorse umane e formatore, può essere influenzato positivamente. 

Infatti, il capitale umano è uno degli asset più preziosi per un'azienda e si riferisce non solo alle competenze tecniche, ma anche a quelle soft che rivestono un ruolo altrettanto importante. Una delle sfide più importanti è di mantenere la giusta motivazione in azienda prevedendo tra le tante soluzioni, programmi di formazione continua per sviluppare tutte queste competenze.

Motivazione e resilienza

Ancora, Rossano ha messo in evidenza quanto sia importante creare un ambiente di lavoro dove le persone si sentono supportate e incoraggiate a crescere professionalmente, dove la motivazione sia sempre alta e questo per costruire una cultura aziendale resiliente. Così facendo, il capitale umano si trasforma in un catalizzatore di innovazione e successo, assicurando un futuro prospero per l'azienda, indipendentemente dalle sue dimensioni.

Dunque, nell’attuale panorama aziendale è indispensabile ripensare il modo in cui consideriamo il personale. Di solito, viene visto come un costo da contenere, quando invece dovrebbe essere considerato un investimento strategico in grado di creare valore nel lungo termine: un personale soddisfatto e valorizzato contribuisce a una cultura aziendale positiva che attrae ulteriori talenti. 

I pilastri della people strategy

Ma arriviamo al cuore del discorso. La people strategy di un’azienda deve essere concepita come una fusione armoniosa di tre aspetti fondamentali: ambiente, leadership e potenziale. 

  • Innanzitutto, l’ambiente di lavoro gioca un ruolo cruciale. Un contesto positivo, inclusivo e stimolante favorisce il benessere delle persone, incoraggiando la collaborazione e la creatività. È importante che le aziende creino spazi favorevoli che promuovano la comunicazione aperta e il rispetto reciproco.

  • La leadership è l’altro pilastro essenziale. Occorre esprimere una leadership attraente, al contempo direttiva e supportiva per sostenere il personale nel loro percorso di crescita. Si tratta di una leadership basata sull’ascolto, sull’osservazione e sulla delega di tutte quelle attività ordinarie.

  • Infine, il concetto di potenziale, ovvero la capacità intrinseca dei colleghi di crescere e innovare, capendo cosa e come un collaboratore potrebbe fare di più grazie allo sviluppo del potenziale per dare di conseguenza il massimo.

Benvenuti nell’era dell’elettrico

Un’altra sfida importante riguarda l’andamento del mercato energetico. Di approfondire questo argomento si è occupato Davide Tabarelli, che ha portato al nostro tavolo molte argomentazioni, introducendo per la prima volta in questa giornata anche il concetto di democrazia dell’energia.

Hai perso questo speech? Non ti preoccupare, ti facciamo noi un riassunto! Abbiamo parlato della crisi del gas, iniziata due anni fa con la guerra russo-ucraina, il cui scoppio ha determinato una forte ascesa dei prezzi. Rispetto ad allora la situazione non è molto cambiata: i prezzi si mantengono ancora elevati e possiamo dire che la crisi è stata solo in parte superata. 

Prezzi del gas in aumento: questo è il trend

Nel lungo termine, Tabarelli prevede che continueranno a restare alti. E qui, ti starai forse chiedendo: “Perché dobbiamo pensare ai prezzi del gas quando parliamo di energie rinnovabili?” Beh, perché questi fissano anche i prezzi dell’elettricità che viene consumata moltissimo oggi. E per fronteggiare gli alti prezzi dell’elettricità, una soluzione possibile è quella di passare alle energie alternative, in particolare al fotovoltaico.

Nonostante la rivoluzione energetica, purtroppo il nostro sistema energetico è ancora molto basato sul gas, che proviene dall’estero e ci ostacola nel raggiungimento di un’indipendenza energetica. La domanda di energia è esplosa a partire dal Dopoguerra e ancora oggi l’80 % è prodotto dai combustibili fossili. Allo stesso tempo, i dati mostrati nel corso del nostro evento hanno evidenziato come rispetto alle intese di Parigi del 2015 il divario si sia ampliato nel tempo.

Consumeremo sempre più elettricità per citare l’ultimo World Energy Outlook 2023 e per far fronte a una domanda crescente occorrerà quindi accelerare l’elettrificazione nel suo complesso, a partire dai trasporti, dagli edifici e abitazioni. La tendenza a voler creare energia da fonti pulite è destinata ad aumentare anche nel futuro e a rafforzarsi ulteriormente.

La gestione delle reti elettriche

Ok. Abbiamo parlato di sfide del personale, di sfide del mercato e poi c’è una terza sfida, di cui sentiamo parlare un po’ meno, ma che occorre menzionare. Modesto Gabrieli Francescato ci ha parlato delle reti elettriche e della loro gestione.

In generale, il sistema si è evoluto negli ultimi anni grazie agli sforzi che abbiamo compiuto per la decarbonizzazione. Partendo dal principio, il settore elettrico contribuisce positivamente a quest’ultima tramite due driver:

  • Driver della domanda. Questa è intesa come consumo finale; storicamente ha sempre avuto un ruolo passivo ed è inelastica: nonostante il boom del prezzo del gas, il suo consumo non si è mai ridotto. Il nostro modo di utilizzare l’energia tuttavia deve evolvere, nella misura in cui la domanda può dare un supporto alla regolazione del sistema, passando da una domanda passiva a una attiva.
  • Driver della generazione/offerta. Le rinnovabili hanno subito un boom nel nostro Paese e prenderanno sempre più piede nei prossimi anni a ritmi più accelerati, supportate dalle policy e dagli incentivi. Inoltre, aumenterà la velocità con cui si accorderanno gli investimenti e le autorizzazioni e si svilupperanno ulteriormente gli storage, elementi indispensabili senza i quali queste non esisterebbero.

Agevolare. Le reti hanno anche il ruoto di favorire lo scambio di energia tra operatori diversi. Molti stakeholder si sono infatti dotati di piani di sviluppo che tengano conto dei diversi scenari evolutivi. A tal fine, le reti dovranno essere rinforzate attraverso dispositivi che consentano una gestione più efficace di dispacciamento degli impianti.

“Un altro tema che è stato introdotto di recente riguarda l’uso delle infrastrutture in corrente continua: sui sistemi di larga scala si era scelto di utilizzare l’alternata e si è tornati alla cc recentemente. In futuro questa rete avrà il ruolo di trasmettere energia per evitare i colli di bottiglia rappresentati dalle strutture esistenti e dall’asincronia tipica nelle rinnovabili”. 

Tenendo conto che il nostro sistema deve evolvere in tempi stringenti, la rete deve trasformarsi in maniera strutturata, affinché la sua gestione possa avvenire in sicurezza, senza problemi per il consumatore. In tal senso, lo storage ha un ruolo cruciale oltre al compito di assorbire l’eccedenza di generazione quando non viene assorbita e di trasportare l’energia da luoghi in cui vengono prodotti verso il consumo.

In breve

  • Durante il penultimo evento degli Energy Industrial Days a Verona, abbiamo parlato di sfide del mercato dell’energia;
  • Una prima sfida è rappresentata dalla gestione efficace delle risorse umane, affinché l’azienda possa prosperare e generare valore, mantenendo elevato il livello di motivazione delle persone che lavorano in azienda;
  • La seconda sfida è rappresentata dall’andamento dei prezzi dell’energia e dalla necessità di accelerare la transizione verso forme di energia più pulite per raggiungere gli obiettivi target.
  • La terza sfida è espressa dalla gestione delle reti elettriche, sempre più complessa, in modo tale che la sua fruizione possa avvenire in maniera sostenibile e accorta.
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