Fotovoltaico aziende agricole: firmato il decreto
È stato firmato il decreto del “Parco Agrisolare”, a cui sono stati allocati 1,5 miliardi di € a valere sui fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Il 40% delle risorse è riservato ai progetti realizzati nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
L’intenzione di questa iniziativa è quella di sostenere la realizzazione di un impianto fotovoltaico per aziende agricole e per attività zootecnica. Verrà erogato un contributo che coprirà anche i costi di riqualificazione degli edifici, includendo fra le spese la rimozione dell’amianto sui tetti e migliorando coibentazione e areazione, così da contribuire anche al benessere degli animali.
A chi è destinato il bando del “Parco Agrisolare”?
I soggetti destinatari del bando per il fotovoltaico su terreno agricolo sono:
- Imprenditori Agricoli Professionali (IAP), di cui al D.lgs. n. 99/2004 e D.lgs. 101/2005;
- Coltivatori Diretti (CD) iscritti alla previdenza agricola;
- Imprese Agroindustriali (codice ATECO).
Non possono usufruire del contributo i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, cioè aventi un fatturato annuo inferiore a € 7.000.
Quali sono gli interventi ammessi per poter usufruire dell’incentivo?
Gli interventi ammessi, da realizzare sui tetti di strutture legate all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, includono l’acquisto e l’installazione di pannelli fotovoltaici, a cui si deve associare uno o più dei seguenti interventi:
- rimozione e smaltimento dell’amianto dai tetti: procedura che deve essere svolta solo da aziende specializzate e iscritte nell’apposito registro, nel totale rispetto delle norme vigenti;
- realizzazione dell’isolamento termico per tetti: il professionista abilitato dovrà poi scrivere una relazione tecnica con giustificazione della scelta del grado di coibentazione sulla base delle destinazioni produttive della struttura;
- realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria): anche qui è prevista una relazione di un professionista, che dovrà motivare la scelta delle modalità di aereazione previste in base alla destinazione di utilizzo. In ogni caso, il sistema di areazione dovrà essere realizzato con un tetto ventilato e camini di evacuazione d’aria.
Agevolazioni fotovoltaico imprese: nello specifico, quali costi dell’intero processo sono inclusi?
L’incentivo coprirà i costi che caratterizzano tutte le fasi del processo:
- dalla progettazione alle asseverazioni e altre spese professionali e burocratiche, comprese quelle relative all’elaborazione e presentazione dell’istanza;
- spese di rimozione e smaltimento dell’amianto;
- fornitura dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi;
- installazione di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, sistemi di accumulo, colonnine di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e le macchine agricole;
- direzione lavori;
- costi di connessione alla rete.
A quanto ammonta la spesa a disposizione per ciascun beneficiario?
Per ciascun beneficiario, la spesa massima degli incentivi aziende agricole di cui può beneficiare è pari a € 750.000. La spesa specifica ammissibile è pari a €1.500/kWp (Kilowatt Picco). Per gli impianti fotovoltaici la potenza minima ammessa è di 6 kWp e quella massima è pari a 500 kWp.
Incentivo fotovoltaico: quando e come si potrà presentare la domanda?
Il decreto sarà ora notificato alla Commissione europea e successivamente ci sarà la pubblicazione bando che darà il via alla presentazione delle candidature dei progetti. Il soggetto attuatore che gestirà quest’attivazione sarà il GSE.
La domanda si potrà presentare esclusivamente tramite piattaforma informatica, allegando alla stessa i seguenti documenti:
- modulo informatizzato con anagrafica beneficiario, descrizione catastale dei fabbricati/edifici/serre oggetto di intervento, descrizione di massima dell’intervento, richiesta di contributo;
- relazione tecnica a cura del professionista abilitato contenente:
- descrizione del sito e dei lavori oggetto dell’istanza di contributo;
- stima dei costi e dei lavori distinti per tipologia di intervento;
- cronoprogramma, ovvero scadenza delle singole fasi delle attività tecnico-amministrative necessarie alla realizzazione dell’intervento, dalla concessione del contributo alla rendicontazione dei lavori a seguito della conclusione;
- descrizione dei lavori, che deve contenere le specifiche tecniche dei materiali utilizzati e la produzione energetica annua attesa;
- visura del catasto fabbricati;
- documentazione atta all’identificazione del fabbricato;
- dossier fotografico ante-operam per documentare le coperture in amianto alla data di presentazione della domanda.
Successivamente alla presentazione dell’istanza sono previste le seguenti ulteriori fasi procedurali:
- verifica dell’ammissibilità al beneficio richiesto;
- determinazione della graduatoria dei beneficiari sulla base dei criteri di priorità;
- comunicazione dell’ammissione al beneficio sul sito del Ministero e del portale applicativo GSE.
Una volta approvata la richiesta, quando si dovranno realizzare i lavori?
I soggetti beneficiari degli incentivi aziende agricole dovranno realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi dalla data della pubblicazione dell’elenco. Deve essere garantita comunque la realizzazione, collaudo e rendicontazione degli interventi entro il 30 giugno 2026.
Quando e come verranno erogati gli incentivi per aziende agricole?
Il provvedimento di concessione del contributo è emanato entro 30 giorni dall’approvazione della domanda. L’ammontare massimo del contributo è erogato in un’unica soluzione a conclusione dell’intervento. Vi è la possibilità di concedere su richiesta del ricevente, un’anticipazione fino al 30 %, a fronte della presentazione di idonea garanzia fideiussoria rilasciata da imprese bancarie, intermediari finanziari, imprese assicurative o a fronte di cauzione. Per approfondire le modalità di richiesta dell’anticipazione puoi consultare qui il decreto.
Una volta terminati i lavori, bisogna fare qualcos’altro?
Fotovoltaico aziende agricole: al fine di ricevere correttamente il contributo, una volta terminati i lavori bisogna trasmettere al Ministero entro 60 giorni dalla data di conclusione dell’intervento quanto segue:
- una relazione finale sui risultati e gli obiettivi conseguiti dal progetto;
- una rendicontazione delle spese effettivamente sostenute;
- una rendicontazione del contributo fornito dal progetto al conseguimento dei target associati all’investimento;
- documentazione di legge per le verifiche antimafia.
L’erogazione del contributo per un impianto fotovoltaico su terreno agricolo avverrà entro 90 giorni dall’acquisizione della documentazione completa.
Oltre a leggere l'articolo relativo al bando Parco Agrisolare 2023, puoi consultare la pagina relativa ai bandi attualmente disponibili regione per regione.