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Comunità energetiche rinnovabili, tutta la cronologia

Comunità energetiche rinnovabili - Memodo
Nozioni sul fotovoltaico
Aggiornato il 12 giugno 2024
9 min. Tempo di lettura
Francesca_Pennisi
Francesca Pennisi

Nel corso dell’ultimo evento di Memodo a Rimini, abbiamo dedicato un intervento al tema delle Comunità energetiche rinnovabili (CER).

Il decreto attuativo sulle modalità di incentivazione delle comunità energetiche e delle configurazioni di autoconsumo collettivo risale allo scorso 23 gennaio 2024. L’approvazione ufficiale del MASE delle Regole operative è arrivata invece il 23 febbraio 2024. 

In questo articolo, ti proponiamo la cronologia normativa, partendo dalla prima RED II emanata a livello europeo fino alle più recenti regole operative che disciplinano il tema. Se non sai che cos'è una CER e vuoi informarti meglio sull'argomento ti suggeriamo di leggere l'articolo che abbiamo scritto Energy community: una realtà sempre più ambita, ti aiuterà meglio a contestualizzare e comprendere l'argomento.

I dati di Italia Solare sulle CER

Italia Solare stima che il decreto consentirà di aggiungere 12 GW da questa tipologia di impianti al 2030, contribuendo con circa il 15 % al raggiungimento dell’obiettivo di sviluppo del solare fotovoltaico entro i prossimi sei anni.
Legambiente

Un rapporto di Legambiente ha fatto il punto sul tema, spiegando che attualmente esistono 154 forme di energia condivisa in Italia e che si potrebbe fare di più. Infatti, esiste un ritardo nello sviluppo di queste realtà sia da un punto di vista burocratico che normativo. 

Inoltre, esistono molte realtà locali coinvolte quali famiglie, imprese, soggetti del terzo settore, enti religiosi e amministrazioni locali che apportano un contributo quotidiano e che però non risultano mappate. Con l’approvazione del Decreto incentivi e delle Regole operative, si dovrebbero avviare nuovi progetti e iniziative.

Comunità energetiche e nuovi progetti in via di sviluppo

Se diamo uno sguardo ai dati stimati dal MASE e comunicati alla Commissione europea nella notifica del decreto, l’impatto di questa misura si potrebbe riassumere così:

  • Incentivazione di circa 210.000 iniziative;

  • Adesioni pari a 2.000.000;

  • 85.000 progetti di autoconsumo collettivo e CER supportati.

Le criticità evidenziate da Legambiente

Il Report Legambiente segnala diversi punti di miglioramento del decreto. Per esempio, la necessità di differenziare il tipo di tariffa in base alla tecnologia considerata, dal momento che ciascuna presenta costi differenti e un ritorno di investimento diverso (pensiamo ad esempio all'eolico rapportato al fotovoltaico). 

Un altro punto di riflessione riguarda il settore termico per il quale ad oggi non sono previsti incentivi, ma il cui costo incide in modo importante sulla bolletta. Infine, il mancato scorporo diretto in bolletta e il limite della cabina primaria per i piccoli comuni.

La cronologia sulle Comunità energetiche rinnovabili (CER)

Partendo dal lavoro realizzato da Legambiente, abbiamo approfondito la storia delle CER dal punto di vista normativo e legislativo. Parliamo di una cronologia piuttosto recente, che affonda le sue origini nella direttiva n. 2001/2018 intitolata RED II Clean Energy Package.

RED II Clean Energy Package

Ti abbiamo nominato la RED II in diverse occasioni, sostanzialmente è la direttiva chiave che prevede che tutti gli Stati membri dell’Unione europea provvedano collettivamente “a far sì che, nel 2030, la quota di energia da fonti rinnovabili nel consumo finale lordo di energia dell'Unione sia almeno pari al 32 % e la quota di energia da fonti rinnovabili nei trasporti sia almeno pari al 14 % del consumo finale in tale settore”.

Ciascun Paese membro definisce i contributi nazionali per raggiungere questo obiettivo vincolante nell’ambito del PNIEC (Piano nazionale integrato per l’energia e il clima) e all’interno di quest'ultimo si stabiliscono gli obiettivi in materia di consumo di energie rinnovabili da raggiungere entro il 2030.

D.L. 162/2019: il riferimento alle CER con l'art. 42-bis

Con il D.L. 162/2019 - Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica è stato introdotto il riferimento alle comunità energetiche. Infatti, l’art. 42-bis Autoconsumo da fonti rinnovabili ha dettato le modalità e le condizioni per realizzare le CER.

Il provvedimento ARERA: quali sono le modalità di regolazione?

Al decreto citato sopra, ha fatto seguito un provvedimento di ARERA (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), in attuazione dell’art. 42-bis del decreto 162/2019. Questo provvedimento (Delibera 04 agosto 2020 318/2020/R/eel) ha individuato la Regolazione delle partite economiche relative all’energia elettrica condivisa da un gruppo di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente in edifici e condomini oppure condivisa in una comunità di energia rinnovabile. 

In sostanza, è un provvedimento che ha indica le modalità e la regolazione economica dell’energia elettrica prodotta grazie alle forme di autoconsumo collettivo o di condivisione nell’ambito di una CER seguendo una serie di principi e individuando tutti i requisiti per accedere alle modalità di incentivazione.

D.L. 16.09.2020: individuazione della tariffa incentivante

Lo step successivo è stato compiuto dal MITE, con il Decreto-legge del 16.09.2020 che individua la tariffa incentivante per remunerare gli impianti a fonti rinnovabili inseriti nelle configurazioni di autoconsumo collettivo e CER. Di questo decreto, l’art. 3 disciplina le tariffe incentivanti e il periodo di diritto, stabilendo un premio di:

  • 100 €/MWh nel caso in cui l'impianto di produzione faccia parte di una configurazione di autoconsumo collettivo;
  • 110 €/MWh nel caso in cui l'impianto faccia parte di una comunità energetica rinnovabile.

Nell’art. 4 del decreto sono disciplinate invece le modalità di accesso e di erogazione della tariffa incentivante. Puoi trovare il decreto comunità energetiche completo qui

Il 4 aprile 2020, il GSE ha pubblicato invece le regole tecniche per accedere al servizio di valorizzazione e incentivazione dell’energia elettrica condivisa, stabilendo i criteri di calcolo e le modalità di misura.

Il D.Lgs 199/2021 e le novità introdotte

In attuazione della direttiva (UE) 2018/2021 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, è stato pubblicato il decreto legislativo dell’08.11.2021 n. 199 che recepisce la direttiva RED II. Il fine ultimo di questo decreto è proprio di velocizzare il percorso di crescita sostenibile del Paese, dettando le disposizioni in materia di energia da fonti rinnovabile. Il tutto in ottemperanza agli obiettivi di “decarbonizzazione del sistema energetico al 2030 e di completa decarbonizzazione al 2050”.

Quali novità ha introdotto il D.Lgs n. 199/2021? Per fartela breve, ha abrogato il Decreto legislativo precedente (D.Lgs. 28/2011) e introdotto delle modifiche più restrittive nel caso di edifici di nuova costruzione oppure soggetti a ristrutturazione. Infatti, la percentuale di contributo delle FER in tal senso è stata innalzata dal 50 % al 60 %.

Approvazione del TIAD: gli step successivi fino alle attuali Regole operative

Con la delibera del 27.12.2022 di ARERA (727/2022/R/eel) è stata fornita una definizione della regolazione dell’autoconsumo diffuso ai sensi del decreto legislativo 199/21 e del 210/21. Con questa misura è stato anche approvato il Testo Integrato Autoconsumo Diffuso. Quest’ultimo prescrive le diverse configurazioni per l’autoconsumo diffuso e i punti essenziali.

L’ok della Commissione europea da Bruxelles al decreto MASE è arrivato lo scorso 22.11.2023 e a seguire, il 06.12.2023 il Ministro Pichetto ha firmato il decreto CER, trasmettendolo alla Corte dei Conti. Lo scorso 23 gennaio 2024 il MASE ha emanato il decreto attuativo, che stimola la nascita e lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili e dell’Autoconsumo diffuso in Italia.

Il 23.02.2024 il GSE ha reso note le Regole operative per accedere al servizio per l’autoconsumo diffuso e al contributo PNRR. Queste regole disciplinano le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi.

Conclusione

Le CER rappresentano il fulcro della transizione energetica: occorre superare tutte le criticità per far sì che questo strumento “partecipativo” possa essere valorizzato maggiormente lasciando spazio ai territori locali. 

Le comunità energetiche da fonti rinnovabili sono oggi disciplinate dal decreto CER pubblicato a inizio 2024 e diventato più concreto grazie alla pubblicazione delle regole operative del GSE. In questo articolo, ti abbiamo proposto una cronistoria o cronologia di tutti gli step che hanno permesso di arrivare alla normativa più recente.

In breve

  • Le comunità energetiche in Italia rappresentano l’anima della transizione energetica e costituiscono una grande opportunità;
  • Esistono molte realtà coinvolte e non mappate che apportano un contributo e che andrebbero valorizzate;
  • Comunità energetiche decreto attuativo: abbiamo riassunto tutta la cronologia partendo dalla RED II del 2018 che ha dato il via a diversi decreti, provvedimenti e regole operative. La manovra più recente risale allo scorso 23 febbraio, quando sono state pubblicate le regole operative da parte del GSE.
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