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Decreto FERX fotovoltaico, attiva la consultazione

Decreto FER fotovoltaico
Nozioni sul fotovoltaico
Aggiornato il 08 settembre 2023
6 min. Tempo di lettura
Francesca_Pennisi
Francesca Pennisi

Abbiamo preparato un nuovo blog sul decreto fer fotovoltaico per te. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha avviato la consultazione per lo schema del decreto FER lo scorso 8 agosto fino al 18 settembre. Continua la lettura per scoprire di più!

Per fare una premessa, il decreto FERX disciplina gli incentivi alle green energy nazionali. Lo scopo è quello di realizzare un nuovo sistema di supporto alla produzione di energia rinnovabile e pulita che promuova l’efficacia, l’efficienza, la sostenibilità del sistema elettrico, coerentemente con obiettivi di sicurezza e adeguatezza.

Oltre a ciò, il nuovo sistema ipotizzato consentirebbe di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, che abbiamo già descritto in altri articoli sul nostro blog, ad un costo inferiore per il consumatore.

Le novità in questione sono la conseguenza del decreto di recepimento della RED II europea e riguardano solo gli “impianti a fonti rinnovabili con costi di generazione vicini alla competitività di mercato”. In altre parole, quelli fotovoltaici, idroelettrici, eolici e di trattamento di gas residuati dai processi di depurazione.

Quali interventi sono previsti dal decreto incentivi energie rinnovabili?

  • interventi di riattivazione di sistemi dismessi;
  • interventi di repowering di impianti esistenti;
  • interventi tecnologici configurati come multi-sezione: il meccanismo incentivante deve riguardare solo la sezione dell'impianto per cui non sia stato sottoscritto un contratto di lungo periodo.

Cosa si intende per impianto multi-sezione?

Si tratta di "un impianto composto da più sezioni, che confluiscono su un unico punto di connessione alla rete" e che soddisfa 3 requisiti esplicitati nel decreto (in particolare sulla titolarità delle sezioni; ciascuna sezione deve essere dotata di un'autonoma apparecchiatura di misura dell'energia prodotta con un proprio codice sezione e codice UP identificati in GAUDI'; il parallelo alla rete dell’ultima sezione deve avvenire entro e non oltre 2 anni dalla data di entrata in esercizio della prima sezione).

Ma ti diremo di più: un altro intervento importante è l’introduzione di una nuova metodologia di calcolo che stabilisca l’ammontare delle sovvenzioni concesse per tonnellata di CO2 equivalente evitata.

Lo schema del nuovo decreto prevede di assegnare le risorse nel periodo di tempo tra il 2024 e il 2028, salvo diverse indicazioni emerse dalla consultazione. Inoltre, questa normativa disciplinerebbe anche le modalità di assegnazione delle stesse.

Quali impianti FV possono accedere agli incentivi?

È previsto un contingente per tutto il quinquennio per:

  1. impianti pari a 5 GW;
  2. impianti con potenza superiore al MW con contingenti dedicati, che spieghiamo più sotto;
  3. impianti superiori a 10 MW, per i quali il proponente potrà servirsi di una procedura accelerata di valutazione e autorizzazione.
  4. “In tal caso, entro 30 giorni dalla data di rilascio del provvedimento di autorizzazione, il GSE rilascia al proponente una qualifica di idoneità alla richiesta di accesso al meccanismo”.

In generale, il decreto si riferisce a impianti solari e fotovoltaici, impianti eolici, impianti idroelettrici e quelli per il trattamento di gas residuati dai processi di depurazione.

Puoi consultare il nostro shop online, se hai in previsione un nuovo impianto: troverai molteplici brand di produttori leader del panorama fotovoltaico (moduli fotovoltaici, inverter e accumuli per il residenziale e il commerciale, wallbox e stazioni di ricarica, sottostrutture e molto altro).

Quali sono i contingenti incentivabili previsti dal decreto?

Come anticipato, le risorse saranno assegnate nel lasso temporale tra il 2024 e il 2028. Per semplificare, il legislatore ha previsto che per impianti di potenza inferiore al MW questi impianti accedano direttamente al meccanismo di supporto senza dover presentare progetti preliminari.

Inoltre, il Ministero ha ipotizzato di prevedere un contingente complessivo sull'intero periodo per gli impianti in accesso diretto di 5 GW, mentre contingenti dedicati per tecnologia per gli impianti di potenza superiore al MW. Specifichiamo che questi dati sono solo delle stime e che il decreto riprende i contingenti in maniera più precisi nella sezione ii) del documento che stiamo prendendo in esame.

  • fotovoltaico: 45 GW,
  • eolico: 15 GW,
  • idroelettrico: 0,13 GW,
  • gas residuati dai processi di depurazione: 0,2 GW,
  • rifacimenti: 2 GW.

Contratti a due vie, novità anche su questo tema

La consultazione prevede inoltre una riforma degli attuali contratti a due vie (CFD). Questi ultimi sono un sistema di contrattualizzazione di lungo termine di capacità di generazione rinnovabile tra il Sistema elettrico e investitori privati. Sono contratti già impiegati in molti paesi europei e in Italia da diversi anni per incentivare gli investimenti in capacità rinnovabili caratterizzati da un’elevata incidenza di costi fissi di investimento e periodi di ammortamento elevati.

Ecco, la consultazione di cui ti abbiamo parlato ha l’obiettivo di rendere questo strumento più funzionale e di assicurare il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al costo più basso per il consumatore finale. Nel testo ufficiale della consultazione viene descritto analiticamente il contratto e vengono inoltre messe in evidenza le criticità e le inefficienze di questo sistema (sia nelle fasi di investimento che di operation).

Il MASE ha previsto l'evoluzione del seguente modello in un duplice senso:

  • un modello centralizzato asset-based, dove è il sistema ad assumersi i rischi relativi alla localizzazione e ai tipi di risorse da realizzare;
  • un modello de-centralizzato con profili standard, dove il Sistema assume il rischio di localizzazione e lascia al mercato la decisione sulla tipologia di risorsa da realizzare e i rischi connessi.

Conclusioni

Ci sono altri aspetti in fase di consultazione che afferiscono le aste, i criteri di priorità, i prezzi di esercizio e il processo di assegnazione degli aiuti.

La consultazione pubblica si concluderà il prossimo 18 settembre 2023; è possibile apportare il proprio contributo:

Qui puoi trovare il decreto completo. Se invece hai piacere di leggere altri articoli sul tema degli incentivi e dei bandi, puoi consultare il nostro archivio.

In breve

  • È stata avviata la consultazione pubblica per il decreto FERX a partire dal 7 agosto fino al 18 settembre, con la quale si invitano tutti i soggetti interessati ad inviare le proprie osservazioni sulla bozza;
  • La consultazione riguarda l'attuazione della disciplina per la regolamentazione degli incentivi per gli impianti a fonti di energia rinnovabile con costi di generazione vicino alla competitività di mercato (D. Lgs. n. 199/2021 art. 6 e 7);
  • Sono ammessi: interventi di riattivazione di sistemi dismessi, di repowering di impianti esistenti e tecnologici configurati come multi-sezione.
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