Superbonus 2024: facciamo chiarezza
Il 28 dicembre 2023, il Governo ha approvato un nuovo decreto-legge (DL) che ha introdotto novità in materia di termini normativi. Stiamo parlandodel D.L. n. 132/2023. Il decreto disciplina molteplici ambiti, dalla sanità all’istruzione pubblica fino alla giustizia.
Dove viene disciplinato il Superbonus?
Il Superbonus è disciplinato nella sezione intitolata “Bonus edilizi”. Questa parte normativa definisce le misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119, 119-ter e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34. Quest’ultimo decreto è stato convertito con delle modifiche dal DL. 77/2020.
Questo stabilisce: “In relazione ai cantieri avviati nel rispetto dei termini relativi alla normativa sul Superbonus 110 %, sarà riconosciuto il credito d’imposta per tutti lavori realizzati e asseverati al 31 dicembre 2023; per le opere ancora da effettuare, a partire dal 1° gennaio 2024 si confermano le percentuali previste a legislazione vigente”.
Il decreto prevede anche dei meccanismi di tutela per permettere la conclusione dei cantieri e di consentire l’avanzamento dei lavori da parte dei cittadini con redditi inferiori ai 15.000 €.
Novità a partire dal 2024 sugli scaglioni
A partire dal 1° gennaio 2024 il Superbonus subirà una ulteriore riduzione dell'aliquota, attualmente pari al 90 % per le spese sostenute fino al 31 dicembre, passando al 70 % per certe categorie.
Il Governo Meloni aveva annunciato che non avrebbe previsto alcuna proroga del Superbonus e tale volontà viene confermata dal DL approvato il 28 dicembre. Ciò che è certo invece, è che lo stesso esecutivo intende progressivamente smantellare la misura agevolativa, eliminando i meccanismi di cessione e sconto in fattura che l'hanno caratterizzata finora.
Il Governo Meloni, tramite i fondi del PNRR e il Piano Nazionale integrato energia e clima, intenderebbe prevedere aiuti per i condomini e le famiglie più abbienti ai fini di rendere più efficienti gli immobili.
Ricordiamo infine che, se il vecchio superbonus “andrà in soffitta”, restano validi altri bonus edilizi a cui è possibile ricorrere per il 2024, in particolare:
- l’ecobonus, con detrazioni che variano dal 50 % al 75 % a seconda degli interventi effettuati e dell’immobile coinvolto;
- bonus ristrutturazioni, la cui agevolazione è pari al 50 %.
Superbonus: le aliquote valide fino al 31.12. 2023 e le variazioni dal 2024
Come anche evidenziato dagli ultimi chiarimenti a tema superbonus pubblicati con la Circolare n. 13/2023, il comma 1, lettere a) e b), dell’articolo 9 del Decreto Aiuti-quater, recante «Modifiche agli incentivi per l’efficientamento energetico», ha modificato il comma 8-bis1 dell’articolo 119 del Decreto Rilancio e introdotto il comma 8-bis.1.
Per effetto di tali modifiche, il Superbonus si applica:
- L’originaria maxi-detrazione al 110 % sarà mantenuta solo per gli interventi realizzati e asseverati al 31 dicembre 2023;
- nella misura del 90 % per le spese sostenute nell’anno 2023;
- del 70 % per quelle sostenute nell’anno 2024;
- del 65 % per quelle sostenute nell’anno 2025.
Fondo povertà per i cittadini con redditi ISEE fino a 15mila €
Viene inoltre istituito un fondo povertà per i cittadini con redditi ISEE inferiori ai 15mila €, destinato a compensare la differenza tra la precedente aliquota del 110 % e quella attuale fissata nella misura del 70 %. Questo a condizione che i lavori avessero raggiunto uno stato di avanzamento pari al 60 % entro il 31 dicembre 2023. Il contributo è da utilizzare per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 ottobre 2024 ed è erogato, nei limiti delle risorse disponibili, dall'Agenzia delle Entrate.
Conclusione
Stiamo a vedere cosa succederà con il DL: nei giorni scorsi attualmente in discussione al Parlamento.
In Italia il sistema di incentivi è in fermento: è opinione condivisa che si andrà a puntare sempre di più sui incentivi finanziati dal PNRR come vediamo per il bando Parco Agrisolare e agrivoltaico, o ancora per le CER.
Rimane inoltre attivo il Bonus ristrutturazione al 50 % fino al 2024.