Norme CEI impianti fotovoltaici: CEI 0-21 e CEI 0-16
La maggior parte delle prescrizioni e direttive in merito alla sicurezza ed efficienza degli impianti elettrici è raccolta nelle normative CEI 0-21 e CEI 0-16. È fondamentale seguire queste indicazioni con la massima diligenza per garantire la stabilità degli impianti elettrici e la sicurezza delle persone addette ai lavori, nonché degli utilizzatori degli impianti, sia a livello residenziale che commerciale o industriale.
Le normative sono in continuo aggiornamento; l’ultima versione è diventata operativa proprio all’inizio di quest’anno. Nelle prossime righe troverai un approfondimento sulle norme CEI impianti fotovoltaici.
Normative impianti fotovoltaici: chi le scrive
L'organizzazione italiana che si occupa di normazione tecnica nel campo dell'elettronica, dell'elettrotecnica, delle telecomunicazioni e delle tecnologie dell'informazione è il Comitato Elettrotecnico Italiano (acronimo CEI, che precede il numero delle norme pubblicate dall’organo).
Il CEI è stato fondato nel 1909 ed è riconosciuto a livello nazionale, ma anche dall’Unione europea.
Inoltre, è membro e ha una rappresentanza diretta negli organi di governance delle associazioni:
- IEC(International Electrotechnical Commission);
- CENELEC(Comité européen de normalisation en électronique et en électrotechnique).
A chi si applicano le norme CEI?
La normativa CEI 0-21 si applica a tutti gli utenti, sia privati che aziende, che installano un impianto fotovoltaico collegandosi alla rete di distribuzione in bassa tensione (BT) del distributore di zona.
In base alla potenza degli impianti soggetti alla CEI 0-21, possiamo individuare una prima suddivisione in 3 sottocategorie nelle quali variano requisiti e adempimenti:
- Impianti di potenza inferiore o uguale a 11,08 kW: si applica una procedura semplificata, con adempimenti ridotti in termini di documentazione tecnica e certificazioni.
- Impianti di potenza superiore a 11,08 kW e fino a 20 kW: la norma CEI 0-21 si applica in modo completo, con la necessità di presentare tutta la documentazione tecnica prevista e le certificazioni richieste.
- Impianti di potenza superiore a 20 kW: oltre alla piena applicazione della norma, è obbligatoria l'installazione di un sistema di telecontrollo e telegestione che consenta al distributore di supervisionare e comandare da remoto l'impianto.
La normativa CEI 0-16 si applica a tutti gli utenti che installano un impianto fotovoltaico collegandosi alla rete di distribuzione in media tensione o alta tensione (MT, AT) del distributore di zona.
Indicativamente la soglia di passaggio tra CEI 0-21 e CEI 0-16 negli impianti fotovoltaici si ha sui 100 kWp. Non è comunque raro trovare impianti sopra i 100 kW ancora allacciati in BT; è pertanto fondamentale interfacciarsi con il progettista in merito a questo aspetto per evitare di installare apparecchi non certificati per l’impianto che si intende realizzare.
I punti principali delle norme CEI
Vediamo ora quali sono i punti principali delle normative CEI nel settore fotovoltaico:
- Energia immessa in rete: sono definiti limiti e tolleranze per parametri come tensione, frequenza, distorsione armonica e fattore di potenza per evitare che l'immissione di energia produca disturbi alla tensione di rete.
- Protezioni: l'impianto deve essere dotato di protezioni adeguate contro sovracorrenti, sovratensioni e guasti verso terra per la salvaguardia delle persone e delle apparecchiature.
- Sicurezza elettrica: vengono dettati requisiti per garantire la messa a terra, l'isolamento e le distanze elettriche in modo da assicurare la sicurezza degli impianti.
- Sistemi Protezione Interfaccia(SPI): questi dispositivi consentono la sincronizzazione impianto-rete e soprattutto il distacco automatico nel caso in cui si presentino anomalie, garantendo così protezione della rete di distribuzione.
- Monitoraggio e controllo remoto: l'impianto deve poter comunicare dati e consentire comandi da remoto al distributore per una migliore gestione della rete elettrica.
In particolare, nel fotovoltaico la normativa CEI definisce in materia di sistemi di accumulo:
- Normativa per l'installazione e l'utilizzo di sistemi di accumulo di energia elettrica;
- Caratteristiche di progettazione e installazione dei sistemi di accumulo per garantire la compatibilità con gli ambienti a rischio;
- Sicurezza degli impianti di accumulo di energia elettrica in caso di emergenza o malfunzionamento;
- Requisiti di sicurezza e protezione contro il rischio di incendio o esplosione in relazione agli accumuli e più in generale ai sistemi di gestione delle batterie.
A cosa prestare attenzione quando acquisti un prodotto?
Ogni paese ha la facoltà di inserire normative più vincolanti sul proprio territorio nazionale rispetto a quelle previste dal produttore o dalla Comunità europea.
In Italia, per esempio i prodotti devono essere conformi alla normativa CEI di riferimento. In particolare, ogni prodotto che si desidera installare deve essere provvisto di:
- Requisiti tecnici di compatibilità con gli altri elementi presenti sull’impianto;
- Certificazione CEI 0-21 / CEI 0-16;
- Dichiarazione di Conformità alla CEI 0-21 / CEI 0-16, accompagnata dal documento d’identità del firmatario della dichiarazione oppure da un'autenticazione di un notaio.
Ad esclusione delle batterie che lavorano in AC, gli accumuli non prevedono una dichiarazione di conformità alla CEI 0-21 / CEI 0-16 del prodotto in sé, ma del sistema completo composto da inverter + batteria. Il documento è rilasciato dall’azienda produttrice dell’inverter.
Nella dichiarazione di conformità dei sistemi di accumulo sono presenti tutti i requisiti tecnici dei prodotti con i quali è possibile realizzare impianti conformi alla normativa CEI di riferimento. Per ogni sistema ibrido sono specificati:
- Costruttore / tipologia / modello e potenza dell’inverter;
- Costruttore dell’accumulo.
Soluzioni di sistemi di accumulo certificate CEI 0-16
Gli impianti fotovoltaici che richiedono la certificazione CEI 0-16 sono quelli più complessi per l’installatore. Vediamo di seguito le soluzioni certificate presenti nel nostro shop.
Proposta Kostal
Sul nostro e-commerce puoi trovare l’inverter di stringa Piko CI con inverter di Retrofit Plenticore BI abbinato a batterie BYD HVS fino a un massimo di 3 torri.
Inverter di Stringa | Inverter di retrofit | Batterie |
---|---|---|
Piko CI | Plenticore BI | HVS |
≥ 30 kW | 10 kW | Max 38,4 KWh |
Proposta SMA
Puoi acquistare l’inverter di stringa CORE 2 con SMA Commercial Storage Solution: è un pacchetto formato da un inverter di Retrofit SMA Sunny Tripower Storage X abbinato a un armadio batterie.
Il sistema si può ampliare fino a 5 inverter di retrofit in parallelo, ognuno abbinato a un numero massimo di 4 armadi batteria, rigorosamente di pari capacità.
Inverter di stringa | Sistema di accumulo | |
---|---|---|
SMA CORE 2 | SMA Commercial Storage | |
≥ 100 kW | Max 5 x 50 kW (Retrofit) | Max 1,6 MWh |
Proposte GoodWe
Goodwe nel 2024 ha previsto una triplice soluzione per gli installatori.
Soluzione 1
La prima prevede di combinare inverter di stringa HT con inverter di retrofit BTC e armadio batterie Lynx C.
Il sistema è certificato fino a 3 torri, che aumentano a 6 se il BTC è di taglia 100 kW.
Inverter di stringa | Inverter di retrofit | Batterie |
---|---|---|
HT | BTC | Lynx C |
≥ 100 kW | 50 kW / 100 kW | Max 468 kWh / Max 936 kWh |
Soluzione 2
La seconda opzione, ideale per i piccoli impianti commerciali, prevede l’utilizzo degli inverter serie ET 15-30 con le batterie Lynx F Plus. Gli inverter sono certificati per essere installati in parallelo, con EZLink3000, fino a 4 unità ciascuna con un massimo di 8 torri da 16,4 kWh.
Inverter ibrido | Batteria |
---|---|
ET 15-30 | Lynx F Home+ |
Max 4 x 30 kW | Max 524,8 kWh |
Soluzione 3
La terza opzione è il sistema All in one, presentato alla fiera Key Energy del 2024, Lynx Home C.
Si tratta di un inverter ET 15-30 associato a una Lynx C da 60 kWh.
Il sistema è estendibile, con EZLink3000 e GM330, fino a 4 inverter ciascuno con un numero massimo di 3 armadi batteria.
Lynx Home C | |
---|---|
ET 15-30 | Lynx C |
Max 4 x 30 kW | 720 kWh |
Soluzione SolarEdge
SolarEdge ha presentato la sua soluzione All-in one al Key Energy 2024: questa prevede un inverter retrofit da 50kW con un armadio da 100kWh; il sistema è espandibile fino a un massimo di 5 inverter con 2 armadi ciascuno arrivando quindi a 1MWh di accumulo. Essendo un sistema di retrofit, deve essere accompagnato da Inverter di stringa con tecnologia Synergy.
La certificazione CEI è prevista per Agosto 2024.
Inverter di stringa | Sistema all in one inverter retrofit + batteria | |
---|---|---|
SolarEdge Synergy | SolarEdge PCS | Armadio batteria CSS-OD |
X KW | Max 5 x 50 kW | Max ̴ 1 MWh |
A dicembre 2023, SolarEdge aveva già presentato una proposta in CEI 0-16 adatta per chi non ha bisogno di grandi quantità di accumulo: inverter di stringa con tecnologia Synergy in parallelo agli inverter della serie RWB48. Questi inverter ibridi si possono installare in parallelo fino a 3 unità, ciascuna con il suo accumulo.
Inverter di Stringa | Inverter ibrido | Batterie |
---|---|---|
SolarEdge Synergy | RWB48 | SE bassa tensione |
≥ 66,6 kW | Max 3 x 10 kW | Max 71,4 kWh |
Soluzioni di sistemi di accumulo certificate CEI 0-21
I sistemi ibridi in ambito residenziale o commerciale in bassa tensione, seppur in continua evoluzione, sono prodotti ben consolidati e offrono quindi una molteplicità di soluzioni che trovi indicate nelle nostre tabelle di compatibilità.
Per dettagli su taglie, accessori necessari e configurazioni per la buona riuscita degli impianti, la forza vendita e l’ufficio tecnico di Memodo sono disponibili per darvi supporto.
Se vuoi partecipare al bando Parco Agrisolare, puoi utilizzare i prodotti con certificazione CEI 0-16 e CEI 0-21. Su questo argomento non poteva mancare un blog ad hoc, lo puoi trovare qui.
Conclusione
Hai ancora qualche dubbio? Ti rispondiamo per punti!
No, l’impianto su rete dell’utente è ammesso a qualsiasi condizione.
Sì, il come dipende dal tipo di accumulo. Ti spieghiamo meglio:
- Se la batteria è lato AC, la potenza nominale dell’impianto si calcola sommando la potenza dell’accumulo al valore inferiore tra: la potenza nominale dell’inverter e la potenza nominale di picco STC dei moduli;
- Se la batteria è lato DC, la potenza nominale del nuovo impianto si calcola come il valore minimo tra la potenza nominale dell’inverter e la somma tra il valore della potenza STC del FV e la potenza nominale dell’accumulo.
In breve
- Abbiamo introdotto la normativa CEI fotovoltaico, spiegando chi scrive le normative e a quali soggetti vengono applicate;
- Abbiamo evidenziato i punti principali delle norme CEI, in particolare gli aspetti cruciali a cui prestare attenzione in fase di scelta e acquisto di un prodotto;
- Ti abbiamo presentato le soluzioni di accumulo certificate CEI 0-16 e CEI 0 21 disponibili sul nostro shop.