Certificazioni moduli fotovoltaici: focus sulle IEC-62716 e IEC-61701
Se stai pensando di installare un impianto fotovoltaico sul tetto della tua casa al mare o su un tetto di un'azienda agricola, è bene tenere a mente un fattore che potrebbe inficiare sulla resa dell'impianto stesso: la presenza di ammoniaca o di sale nell'aria.
Può capitare di installare moduli fotovoltaici in condizioni avverse. Nelle zone costiere o nelle aree agricole, ad esempio, il tasso di ammoniaca e sale è molto elevato. Esistono a tal proposito diverse certificazioni per i moduli fotovoltaici che testano la resistenza a questi agenti aggressivi, che influenzano la resa di un impianto.
Le vedremo nel dettaglio nei prossimi paragrafi, quindi continua la lettura!
La normativa generale IEC 61215
Con questa normativa si stabilisce qual è lo standard internazionale della qualità dei pannelli in silicio cristallino. Tutti i test che sono stati effettuati sul fotovoltaico, ad eccezione del test di funzionalità del diodo di bypass, sono descritti in modo esaustivo da due normative di riferimento per i moduli fotovoltaici, pubblicate nel 2016 e aggiornate nel 2021:
- Normativa IEC 61215: prevede l’esame di una serie di parametri di invecchiamento e usura e ulteriori test dove i moduli fotovoltaici sono sottoposti a carichi e situazioni ambientali artificiali. Per esempio: luce solare, raggi UV, clima esterno, carichi meccanici. Questa norma recepisce il testo originale della Pubblicazione IEC ed è indispensabile in Italia per poter installare gli impianti FV.
- Normativa IEC 61730-2: prescrive i requisiti minimi dei materiali che compongono un modulo fotovoltaico. Le prove includono l’ispezione generale, il pericolo di scosse elettriche e di incendio, la sollecitazione meccanica e lo stress ambientale.
La certificazione IEC 62716 contro l'ammoniaca
Questa certificazione prevede sequenze di test utili per determinare la resistenza dei moduli fotovoltaici all'ammoniaca (NH3).
Concretamente questo test, denominato anche Ammonia Corrosion, verifica la resistenza moduli fotovoltaici simulando il contatto con un’atmosfera caratterizzata da alte concentrazioni di vapori di ammoniaca. I test sono stati combinati in questa norma per valutare i possibili guasti di moduli fotovoltaici quando operano in atmosfere umide caratterizzate da un'alta concentrazione di ammoniaca disciolta (vapori di NH3).
Cosa può causare la presenza di ammoniaca nell’aria?
Questi vapori agiscono sui moduli causandone il degrado, in particolare le parti metalliche possono risultare corrose, così come i materiali non metallici (ad esempio i rivestimenti protettivi e la plastica) dovuti all’assimilazione degli stessi dell’ammoniaca, che va ad intaccare il backsheet e la scatola di giunzione.
In alcuni casi gravi, la scatola di giunzione può addirittura separarsi dal backsheet, il quale può lacerarsi fino alla conseguente rottura del modulo.
Cosa implica questo test e la rispettiva certificazione?
Il test permette di installare i moduli fotovoltaici in situazioni umide altamente corrosive: per esempio nei fienili delle fattorie, delle stalle o delle serre. Sarai curioso e ti starai chiedendo come funziona esattamente? Il test applica il gas dell’ammoniaca proprio per stimolare la corrosione dei materiali e dei prodotti.
Questo apparecchio viene impiegato per valutare la capacità anticorrosiva dei materiali e dei loro strati protettivi. Inoltre, serve a confrontare la qualità di strati protettivi simili, nonché la capacità anticorrosiva di alcuni prodotti.
Quando un test si intende superato?
Il modulo supera il test se non presenta difetti visivi evidenti e se la potenza in uscita risulta diminuita di un valore uguale o prossimo allo 0, rispetto a quello iniziale.
La certificazione IEC 61701 contro il sale nell'aria
Questa certificazione descrive le sequenze di test necessari a determinare la resistenza dei moduli fotovoltaici alla corrosione da nebbie saline contenenti cloro Cl (NaCl, MgCl2, ecc.). I moduli fotovoltaici situati in atmosfere umide e con un’alta concentrazione di sale disciolto (NaCl) possono essere soggetti a guasti.
Infatti, il sale può ridurre la resistenza delle parti puramente metalliche, oltre a causare anche segni di corrosione su fori, collegamenti a vite e collegamenti elettrici.
Cosa prevede questo test?
Il test Salt Mist Corrosion è un test specifico che ricrea l'ambiente marino in laboratorio, sottoponendo i pannelli a una nebbia salina (spray salino) che rende l'ambiente saturo di salsedine, dall'elevato potere corrosivo. Nel corso del test viene monitorato lo stato dei pannelli e la loro efficienza, con l’obiettivo di mantenerla invariata.
Quali applicazioni ha questo test?
Permette di installare moduli fotovoltaici su impianti in situazioni atmosferiche dense di particelle saline come nelle zone costiere. Infatti, alcuni ambienti, come quelli marini, sono umidi e altamente corrosivi e ciò può ridurre notevolmente il rendimento dei moduli. Questo test è di grande rilevanza per migliorarne qualità e sicurezza.
Certificazioni moduli fotovoltaici: ecco quelli di Memodo
Sul nostro shop online puoi trovare i seguenti moduli fotovoltaici dotati delle certificazioni IEC 62716 e IEC 61701:
In breve
- Alcune aree geografiche, specialmente quelle vicino alla costa e le zone agricole, hanno una forte presenza di ammoniaca e sale nell'aria. Questo può danneggiare la resa di un impianto fotovoltaico.
- Esistono delle certificazioni necessarie per installare i moduli FV in queste aree: la IEC 62716 contro l'ammoniaca e la IEC 61701 contro il sale nell'aria.
- A portafoglio Memodo abbiamo numerosi modelli di marchi differenti che sono in possesso di queste certificazioni e che sono quindi tranquillamente installabili in zone geografiche con condizioni ambientali avverse.